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Letterina a Babbo Natale

  • barbaraburacchio
  • 12 dic 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

Caro Babbo Natale,

per quest’anno avrei un desiderio un po’ speciale. Mi piacerebbe tanto se la vita dei consumatori diventasse più semplice, e più trasparente.

Mi piacerebbe che il semplice fatto di acquistare un prodotto, non ci rendesse dei complici di un sistema che non abbiamo creato noi, ma che ha delle conseguenze negative su persone che vivono dall’altra parte del mondo. Perché anche se non le vediamo con i nostri occhi, le ingiustizie accadono, sempre di più. E scegliendo cosa mettere nel nostro carrello, potremmo contribuire a perpetrare queste ingiustizie senza volerlo. Eh sì, caro Babbo Natale, quello che sogno è un mondo dove il commercio equo non rappresenterà più un’alternativa di nicchia, ma sarà l’unico tipo di commercio esistente. Un mondo in cui, ogni volta che si acquisterà qualcosa, si saprà per certo che il prezzo che si sta pagando, ricompenserà degnamente chi ha realizzato il prodotto e chi ha fornito le materie prime. Chiedo davvero così tanto? Forse… ma di sicuro in un mondo del genere a Natale tutti i bambini del mondo sarebbero felici. E non solo quelli che hanno avuto la fortuna di nascere nel continente "giusto"…

 
 
 

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